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Legittimo impedimento? Legittimo sospetto…

Legittimo impedimento? Legittimo sospetto…

Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 12/06/2011 17:40:05

 

Da troppo tempo si parla di "legittimo impedimento". Il legittimo impedimento è quella norma, parzialmente riconosciuta dalla Corte Costituzionale, attarverso la quale il premier in carica ed i ministri di Governo, possono addurre un molteplice ventaglio di scuse per non apparire in aule di giudizio in cause che li riguardino da molto vicino.

L'opinione pubblica si spacca in due, come sempre accade.

C'è chi urla allo scandalo, recriminando una frase basilare della nostra Repubblica Democratica, che appare ancor oggi nelle aule dei tribunali e che recita "La Legge è uguale per tutti". Con tanto di disegno della bilancia perfettamente calibrata a metà.

C'è chi urla ad uno scandalo diverso. Alcuni pensano che sia uno scempio che un Premier o un Ministro della Repubblica siano "costretti" a recarsi in tribunale per le inchieste che li vedono "eventualmente coinvolti" in qualche scandalo penale.

Personalmente, più che di legittimo impedimento, parlerei di legittimo sospetto.

Sospetto che una parte del Paese abbia del tutto perso la famosa trebisonda. Sospetto che alcuni Italiani non comprendano più la differenza fra chi è onesto, trasparente e degno di governare il Paese, e chi lo faccia solo per garantirsi – appunto – squallide scorciatoie per non essere compromesso del tutto attraverso il giudizio supremo della Nazione.

Sospetto anche, che coloro che recriminano a gran voce che il legittimo impedimento sia legittimato, abbiano perso il senso della misura. Della Realtà. Della giusta pena. Del giudizio. Del senno.

Sospetto che alcuni al Governo, abbiano compreso come alcuni altri – nella nazione – non comprendano la differenza fra un onesto ed un eventuale disonesto. Sospetto confermato dalle grida di "sdegno" di questi italiani che non fanno differenza fra inquisiti ed inquisitori.

Legittimamente, sospetto il sospetto di legittimare il Male. Garanzia di intoccabilità per coloro che sono avvezzi alla corruzione. In entrata ed in uscita.

Sospetto legittimamente che c'erano quasi riusciti, a farci credere che un onesto premier ed onesti Ministri fossero ingiustamente trascinati nelle aule giudiziarie.

Forse ora, il mio legittimo sospetto è legittimamente decaduto. Probabilmente, in molti, sono riusciti persino a fare due più due. Ovvero: aula di tribunale=gatta ci cova.

Non ho mai messo piede in un aula di tribunale se non per assistere a volte ad alcuni giudizi che mi interessavano per la mia professione giornalistica. Lo stesso vale per tutte le persone del mio entourage. E se vado a chiedere lumi a conoscenti di conoscenti, la risposta è la stessa: non sia mai! Andare in tribunale è come essere bollati da una bestemmia. A meno che si parli di una sentenza di divorzio, ma è ben altra cosa. Ammetterete tutti.

Legittimamente, spero sia legittimata e per sempre, quella frase espressa prima: "La Legge è uguale per TUTTI". E TUTTI siano tutti, e non una parte del Paese.

Fra Legittimazione e sospetto, non vi sia più alcun raccordo. Troveremo tutti finalmente, il giudizio. Che non ha nulla a che fare con le aule dei tribunali.


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